- Home
- /
- Punti di interesse ad Urgnano
- /
- Parco del Serio
Il Parco del Serio
A cavallo tra le province di Bergamo e Cremona si trova il Parco del Serio, un’area naturale protetta che si sviluppa lungo il fiume Serio fino alla sua foce nell’Adda, dal comune di Seriate al comune di Montodine.
Con una superficie complessiva di 7750ha che attraversa 26 comuni, il parco è frutto del rapporto millenario tra uomo e ambiente.
La prima volontà di istituire l’area protetta risale al 1973, quando le province interessate espressero la loro volontà di tutelare l’ambiente fluviale seriano e favorirne il recupero, proposta che si concretizzò nel 1985 con l’istituzione del parco regionale (L.R. 70/1985).
Il paesaggio
Il Comune di Urgnano ed in particolare Basella, sua frazione, fanno parte del Parco del Serio.
Dal punto di vista paesaggistico, l’elemento caratterizzante del parco è costituito dal fiume Serio, che superata la Val Seriana, a partire da Seriate, si caratterizza per la presenza di un’alternanza di zone agricole, prati e boschetti.
L’edificato è caratterizzato dalla presenza di cascine storiche e luoghi di grande interesse architettonico: in particolare i castelli Colleoneschi e i centri storici medievali di Urgnano, Cologno al Serio, Martinengo e Romano di Lombardia e più a sud, in provincia di Cremona, numerose ville e palazzi storici.
Gli ecosistemi presenti all’interno del Parco del Serio si differenziano a seconda della distanza dall’alveo fluviale. La presenza di un paesaggio ricco e variegato è alla base della presenza di molteplici ecosistemi all’interno dei quali si sviluppano una flora e una fauna adattate a specifiche condizioni ambientali.
Mantenere questo paesaggio è la base per conservare la biodiversità, cioè la varietà di specie e di patrimoni genetici presenti all’interno del Parco.
Flora
La copertura arborea che un tempo caratterizzava il territorio seriano è oggi sostituita da un’esigua vegetazione boschiva dominata dalla robinia e da altre specie esotiche che hanno preso il sopravvento sulla flora autoctona, stravolgendo il paesaggio botanico del fiume.
Sono presenti circa 100 specie tra alberi, arbusti e lianose, di cui almeno 30 autoctone. Tra gli alberi troviamo i pioppi, i salici, gli aceri e le più rare querce, mentre tra gli arbusti ricordiamo il sanguinello, il biancospino, il sambuco e la rosa selvatica.
Fra le erbacee si segnalano il mughetto, il dente di cane, il bucaneve e la rosa di natale, ultima testimonianza degli antichi boschi. Di particolare interesse anche la presenza di alcune specie di orchidee.
Fauna
L’ittiofauna del Parco Serio conta circa una trentina di specie acquatiche e si differenzia in relazione al regime idrologico: a nord è tipica di acque correnti poco profonde a fondo ciottoloso, mentre nel tratto centrale e a sud di acque più profonde e a corrente più lenta.
Tra i rettili sono molto diffusi il ramarro, le lucertole, il biacco, le bisce dal collare e le vipere comuni, mentre tra gli anfibi troviamo rospi, raganelle, tritoni, salamandre e l’endemica rana di Lataste.
Tra gli invertebrati vi sono libellule, farfalle e alcuni macroinvertrebrati acquatici.
L’avifauna è composta da circa 140 specie, di cui 40 nidificanti. Da segnalare la presenza della pavoncella (vanellus vanellus), simbolo del Parco, del pendolino (remiz pendolinus) e di rare specie come l’occhiocotto, il succiacapre, la bigia padovana e l’ortolano.
Il parco è inoltre popolato da numerosi mammiferi come talpe, ricci, lepri, conigli selvatici, volpi, donnole, faine, tassi, puzzole, ghiri e moscardini.
Riserva naturale Malpaga-Basella
A cavallo del fiume Serio, compresa tra la frazione della Basella di Urgnano e il castello di Malpaga, si trova la Riserva Naturale di Malpaga Basella, una riserva parziale botanica e morfo paesistica istituita nel 2017 con lo scopo di tutelare il patrimonio naturale e le specie rare, vegetali e animali, presenti all’interno dell’area.
La sua peculiarità consiste nella presenza di una ricca flora e vegetazione che mostra elementi diversificati, come boschi ripariali, stagni temporanei, vegetazione pioniera dell’alveo, prati aridi e alcune specie erbacee rare e meritevoli di tutela.
La vegetazione di questi prati è definita comunque dalla graminacea forasacco eretto (Bromus erectus) che costituisce la specie guida dell’associazione Festuca-Brometea che definisce questo ambiente.
Spettacolari le fioriture primaverili che con le diverse specie del genere Sedum colorano di giallo i vasti prati della riserva.
Contatti
Tel. +39 0363 901455
Tel. +39 0363 903767
indice della pagina
dove si trova
Piazza Rocca 1, 24058
Romano di Lombardia (BG)